Ma cominciamo dall'inizio: appuntamento a Noale alle 10 significa per noi che partiamo da Milano(il Sici si è aggregato il giorno prima a noi) un viaggio di 3 ore, per cui partiamo alle 7 e alle 10 siamo in perfetto orario. Saluti di amici vecchi e nuovi di fronte alla sede, alcuni in moto, altri in auto, spicca la presenza di una Kawasaki in mezzo a tante Aprilia. Con noi c'erano anche alcuni ragazzi del forum Dorsoduro, con cui avevamo concordato l'accorpamento.
Entriamo quindi in sala conferenze dove spiccano delle chicche come la prima moto Scarabeo motorizzata Morini, una Motò, e una Climber da trial. Ci vengono mostrati filmati di cosa sia il gruppo Piaggio nel mondo, presentandoci tutti gli stabilimenti enormi posizionati nel far east, più le sedi di New York e Pasadena, quest'ultima dedicata esclusivamente al design. A questi, seguono poi due filmati emozionali, riguardanti Rsv4 e Tuono.
Finiti i filmati, è il momento di un breve dibattito in cui spicca, e questa è anche per me una piacevole sorpresa, la totale consapevolezza di tutti i pregi e i difetti che Aprilia possiede. Conoscono benissimo il problema dell'assistenza, conoscono benissimo le problematiche che qui da anni sono venute alla luce. Eloquente il grafico che ci avevano proposto, in cui tra le caratteristiche del brand, stilate da testate nord europee, spiccavano tecnologia e innovazione, ma veniva inevitabilmente meno la voce del saper pubblicizzare il prodotto. Viene anche fatto un rapido excursus della storia dell'azienda dalla nascita a oggi con lo spartiacque dell'acquisizione da parte di Piaggio che ha reso Aprilia da assemblatore a costruttore vero e proprio, dato che i motori sono ora costruiti a Pontedera e non sono più di fornitori esterni come Rotax. Ci confermano inoltre che i progetti dei piccoli bicilindrici 450 e 550 SXV e RSV sono momentaneamente congelati per ragioni di mercato.
Non manca il divertente siparietto in cui si chiedono di che coraggio abbia avuto il possessore della Kawasaki a presentarsi davanti alla sede, prendendo peraltro il primo posto. Ma ovviamente due risate innocenti.
A quel punto parte il giro vero e proprio. Veniamo divisi in due scaglioni che si scambiano per poter entrare più agevolmente nei piccoli reparti che compongono lo stabilimento. Prima di cominciare però, prima chicca, ci tirano fuori la ART e ce la accendono per farci sentire il suono del V4 racing. Emozionante a dir poco.
La prima tappa per il nostro gruppo è nel reparto esperienze, in cui vengono messi alla frusta i componenti delle moto tramite l'utilizzo di macchinari come shaker e presse idrauliche che simulano le sollecitazioni che un componente deve sopportare nell'arco della sua vita. In alcuni casi, specie per le componenti di sicurezza come i freni, viene simulata una vita tre volte superiore alla media. Anche per quei componenti già certificati dai fornitori, vengono fatte prove di affidabilità aggiuntive. Veniamo anche introdotti nelle sale prove delle moto sui banchi dove vengono testati i componenti già montati e in condizioni di marcia. Nel nostro caso c'era una Guzzi California su cui si stava testando un nuovo catalizzatore. Sfortunatamente non abbiamo potuto vedere la sala semianecoica che era occupata per un test su un prototipo. Questa sala serve a settare "l'audio" della moto. Lo studio proprio del suono che deve giungere anche alle orecchie del pilota, oltre a rimanere nei limiti di legge per l'esterno. Curioso anche il macchinario con cui viene testata la tenuta dei tubi montati sulle moto.
Finita la visita nel reparto esperienze, rimaniamo un po' nel cortile esterno dove possiamo ammirare i motorhome di Melandri e Guintoli e alcune moto storiche come la RS Cube o la Rsv4 Alitalia campione con Biaggi.
A quel punto entriamo in Aprilia Racing, che è un'azienda nell'azienda con una ragione sociale e un consiglio di amministrazione separato, diretto da Albesiano(che abbiamo incrociato, ma che era visibilmente di fretta e quindi non abbiamo avuto la possibilità di sentire). Veniamo introdotti in Aprilia Racing dove ci viene spiegato come lavora il reparto sviluppo, diviso in vari sottoreparti che cura ognuno una parte della moto: termiche, ingranaggeria, telaistica, aerodinamica, fluidodinamica.
A quel punto entriamo nei box dove viene messo in pratica tutto ciò che viene deciso nella progettazione e vengono realizzati i componenti per le moto da competizione, stock o SBK che siano. In ogni reparto si mettono a punto singoli componenti. Ci informano inoltre che Aprilia Racing viene utilizzata spesso anche per prove su prodotti di serie ove servano feedback particolari, come nel caso delle forcelle Sachs che equipaggiano i nuovi V4.
Ci viene poi confermato che nella SBK viene utilizzato un telaio di serie in tutto e per tutto, cui per regolamento si può aggiungere qualche particolare, come per esempio i famosi fazzoletti di rinforzo per Laverty, ma non si può togliere nulla. Ci viene inoltre svelato il motivo per cui in SBK si utilizzi il forcellone a capriata inferiore rispetto a quello di serie. Sinteticamente serve per abbassare le masse e per renderlo più leggero mantenendo la stessa rigidità. non è stato introdotto sul prodotto di serie per questioni legate agli ingombri dovuti prettamente all'impianto di scarico e al catalizzatore. Ci viene anche spiegato perchè la ART ha introdotto un codino più ampio e tradizionale rispetto a quello splendido della Rsv4. Per aerodinamica, quello Rsv4 è troppo piccolo e inoltre non potrebbe ospitare una serie di sistemi, come per esempio la centralina della telecamera di coda, che sono piuttosto ingombranti.
Finita anche la visita in Aprilia Racing, ci rechiamo in mensa dove Aprilia ci ha offerto l'intero pranzo in compagnia degli addetti. Un'ulteriore gradita sorpresa, dopo il rinfresco già offertoci all'inizio della giornata. A quel punto, ci siamo recati al famoso spaccio per acquistare il merchandising marchiato Aprilia, ma anche Guzzi, Scarabeo e Vespa. Purtroppo la scelta era abbastanza limitata specialmente nelle misure e la collezione più recente era assente. In compenso tuttoe ra venduto a prezzi molto bassi e molti hanno potuto acquistare merchandising magari un po' datato ma a prezzi sicuramente notevolmente calmierati.
A quel punto, c'è stato il commiato. Molti sono venuti da lontano, alcuni addirittura da Roma. Abbiamo salutato lo staff Piaggio/Aprilia che ci ha accompagnati e ognuno ha preso la sua strada per casa.
Il bilancio della giornata ritengo sia eccellente. Abbiamo potuto colloquiare con chi in Aprilia fa le scelte strategiche, far sentire che gli appassionati sono con loro e affezionati al frutto del loro lavoro, e potuto sapere cose sulle nostre moto che solo recandosi a Noale si possono conoscere.
Di questo dobbiamo ringraziare il marketing Piaggio che si è preso cura della questione dal'inizio e ovviamente il nostro forum che fa della passione e dell'amicizia due componenti imprescindibili. Speriamo di poter ripetere l'esperienza o poterne fare di nuove appena possibile. Grazie quindi a coloro che ci sono stati, e spero anche coloro che non hanno avuto la possibilità di partecipare possano avere la stessa occasione.
Non inserisco foto poichè non ho potuto farne molte. invito chi volesse a inserirle, facendo bene attenzione a non mettere quelle dei reparti in cui non si potevano far foto, compatibilmente con l'accordo firmato.
