Martedì.
L'ultimo giorno è stato impegnativo come i precedenti. Sia perchè abbiamo recuperato il Porceddu di Mamoiada (buonissimo!) sia perchè abbiamo percorso altre strade da sogno. O da incubo? A tratti direi più la seconda....alla fine non ne potevamo veramente più. Io sono partito da Roma con il fiato corto e condizioni fisiche un po' precarie; reggere quattro giorni così mi è costato veramente tanto. Gli altri invece erano in forma smagliante e se la sono goduta alla grande. Bravissimi.
Il rientro ad Olbia è avvenuto attraverso la SS125 da Arbatax verso Nord poi SS129 verso l'interno, SP58 per Orgosolo poi Mamoiada e sosta mangereccia. Da lì a Nord sulla SS389. Questa è pazzesca. Da Mamoiada a Mònti sono 108Km di pura violenza. C'è un tratto che è un continuo destra sinistra stretto, paragonabile ad una lezione di pilates estremo. Come sempre in Sardegna devi mettere in conto l'animale per strada dietro la curva. Tra Bitti e Buddusò ci siamo trovati una vaccona giusto dopo una curva verso destra. Saints che era davanti è quello che ha avuto l'incontro più ravvicinato con il grosso ruminante.
Con i V2 i tratti più tormentati, ma anche quelli più veloci, li si affrontava con la seconda, sfruttando tutti i giri. Per la verità spesso ci sarebbe voluta una marcia un po' più lunga (inutile se non avessimo avuto il coltello tra i denti e un V4 davanti) per riuscire a staccare un po' dopo senza perdere troppo in uscita
Per rifiatare e allentare un po' il ritmo si poteva tenere la terza ma così facendo si perdevano METRI IMPORTANTI dalla testa del pelotòn.
Saints a parte, tra V2 e V4 devo riconoscere che qualche differenza a vantaggio del V4 la si poteva notare (da dietro). Il V4 riusciva sempre ad infliggere qualche metro al V2 in uscita di curva e probabilmente aveva quei 1000/2000 giri in più per insistere sul gas quando il V2 stava in zona limitatore. Chi dice che il V4 è scarso ai medi deve avere come termine di paragone qualcosa di mostruoso
Sosta lungo la SS125.
Infine Olbia e l'imbarco. Arrivederci Sardegna!!!
Due parole sui compagni di scorribande. Premetto che sono stato veramente felice di aver condiviso questa esperienza con loro. Bravissime persone, grandi manette e ottimi compagni di viaggio. Da ripetere assolutamente.
Quel diavolo di Saints merita una "minzione", in particolare, per non aver ceduto mai un c@@@o di centrimetro. E' pur vero che il suo V4 è una moto concettualmente più giovane della Falco di 13/14 anni (se non sbaglio), però devo fargli i complimenti per la condizione fisica invidiabile e la volontà irremovibile di darci tanto gas sempre e comunque.
Il buon Virusfalco, anche lui una roccia, ha potuto tenere ritmi alti con grande sicurezza (
a parte alcune scodate in uscita di curva per eccesso di gas ) e senza patemi fisici se non per le piaghe alle mani. Inarrestabile anche a tavola
Dave poi è favoloso. Sembra che gli anni passino solo per gli altri. Un grande! Ma un giorno scoprirò il suo segreto di eterna giovinezza. Unico appunto: non ha mangiato il porceddu.
Io ho fatto quello che ho potuto e sono felice di averlo fatto. Quattro giorni intensi per togliermi qualche pensiero dalla testa e concentrarmi su un divertimento quasi adolescenziale, con l'unico obbligo di salire in moto la mattina e scendere la sera dopo averci dato tanto gas. Una specie di favola. Ora sto scontando le conseguenze ma ne valeva la pena!