Buongiorno,
sabato mattina ho scritto per ore per rispondere un po' a tutti sull'argomento che, credo, sta incontrando pareri non in sintonia con i miei.
Quando ho finito di scrivere ho provato ad inviare il testo ma il sito mi ha chiesto di ripetere l'accesso ed io, non avendo salvato la bozza, ho perso tutto!
Oggi non ho molta voglia di rifare la prosa dell'altro ieri; ognuno intenda fra le righe la risposta alle sue domande o ai suoi consigli.
Gomme: devo fare una rettifica a quanto scritto in precedenza in quanto non si tratta delle Sportsmart bensì delle Dunlop Sportmax Qualifier II, quarantunesima settimana del 2013 l'anteriore e ventinovesima del 2013 il posteriore, gomme oneste, di produzione recente, già conosciute con altra moto; c'è di meglio ma anche di peggio.
Come ho dettagliato le gomme sono state provate con varie pressioni e combinazioni e la moto risponde sempre allo stesso modo, indice di grande coerenza delle sospensioni elettroniche che si adattano benissimo alla condizione di carico.
In garage ho il ponte e, sollevata la moto, le ho ispezionate con attenzione: nessun difetto evidente, consumo nella norma, omogeneo sulle spalle, voto "superiore alla media".
Forcella: ovviamente con la chiave in posizione OFF le valvole che controllano i flussi sono chiuse e la forcella è bloccata, massima attenzione quindi se vi capita di fare un tratto in discesa, per qualunque motivo, con il quadro spento: se siete rimasti senza carburante camminate con chiave in ON per luci e sospensioni.
Per il risuonatore non ne faccio una questione di costo ma di principio, tanto lo monterei io stesso e la manodopera non sarebbe certo un problema.
Il paragone con la Dorsoduro non è proponibile: l'addolcimeto dell'erogazione e la riduzione di cinque cavalli non è solo frutto della mappatura ma anche di sostituzione di alcuni pezzi meccanici: Gabro ed anche Simone lo possono confermare.
Per inciso: se avessero trapiantato il motore della Dorsoduro così com'è sulla CN 1200 non avrebbero fatto un soldo di danno, anzi!
Roma non è la piazza adatta per fare nessun test se non quello di quanto ti rompi le p***e quando sei costretto ad andarci, ma io ci abito ed il confronto con l'ETV che avevo è immediato: con questa CN 1200 TP è come avere una Smart.
Il manubrio, biconico e molto bello, è di due centimetri più largo di una nota bicilindrica a bubboni laterali contrapposti che potrebbe averne bisogno per, diciamo, mascherare la sezione frontale, eppure non lo fa.
In APRILIA no, sono più furbi; si produce una moto bella e snella, decisamente sottile, e ci si mette un manubrio che gli harleisti scarterebbero perchè è troppo largo!
Vorrei solo sapere la ratio di questa scelta, poi so bene che posso cambiarlo e metterlo più stretto, più alto, più basso, più spiovente, più curvo, ecc.
La moto è agile e leggera nelle manovre ed un manubrio così non è giustificato dall'avere una leva maggiore per diminuire lo sforzo di spostamento.
Rimane la domanda: il manubrio così largo è frutto di una scelta ponderata o il progettista ha avuto una colica notturna?
Mappature: le mappe T ed S sono belle e sfruttabili su strada aperta, camminarci in fila o in città (anche in paese) è impossibile.
La moto è scorbutica e richiede l'uso continuo della frizione; la mappa R, anche se sonnacchiosa, mitiga ma non risolve il problema.
Telaio: quattro tubi saldati poi imbullonati su piastre di alluminio nelle quali si vedono le nervature interne di rinforzo, forcellone idem.
Era così costoso fare delle piastre scatolate?
Ammortizzatore che lavora in cantilever; nessuna traccia di sospensione progressiva come la ETV.Troppo costoso?
La ETV aveva il telaio in magnesio ed alluminio che riempiva il cuore e gli occhi; la sospensione posteriore era costituita da un serie di link che lavoravano in modo stupendo; la forcella anteriore con canne da 50 millimetri, dotata in secondo tempo di molle progressive, era perfetta, mai a pacco ed a suo agio su ogni asperità, quasi una Moto GP: pedane finite e controllo totale, anche in derapata
Il fatto che le sospensioni ADD livellino il mezzo durante la marcia mi risolvono un problema che non ho e che, con una buona regolazione manuale del precarico, elettrica per i più esigenti, potrebbe sostituire egregiamente tutte le addizionali elettroniche che, su questa moto, non sono complete.
Altri marchi hanno la possibilità di variare la risposta delle sospensioni in Hard, Soft e Normal.
Forse per la CN 1200 TP avere questa possibilità di regolazione in più è chiedere troppo?
Per ultimo mi sono lasciato i commenti sulla prova della moto prima dell'acquisto.
Fidandomi ciecamente del brand e sulla scorta di tutte le APRILIA che mi sono passate sotto le chiappe ho comprato la CN al buio, senza prova.
E' stato un errore che sto pagando perchè la moto che il marchio offre in prova (APRILIA meno di tutti gli altri marchi e comunque solo in grandi concessionarie) è quella neutra, con le regolazioni al minimo, quella che ti deve convincere o meno che stai facendo un acquisto che soddisfa le tue necessità.
Dopo, solo dopo, da bravi bambini fuori tempo massimo comincieremo a spendere e spandere sul nostro nuovo giocattolone!...e giù carbonio, bulloni in lega, selle, cupolini, manopole, paracolpi, navigatore altrimenti il bar sotto casa non si trova, sfiliamo forcelle, abbassiamo forcelle, precarichiamop forcelle, alziamo il posteriore, cambiamo gomme, ecc.ecc.
Ecco, adesso siamo soddisfatti: ci siamo cuciti addosso la moto come piace a noi.
Attenzione però: nessuno butta soldi se la moto non ti aggrada e, se non ti è piaciuta al primo impatto...quello che io ho erroneamente sorvolato!
Io credo che questa moto sia giusta solo nella versione Rally, con la ruota da 19" all'anteriore ed una gomma posteriore più stretta.
La CN 1200 TP invece, con la 17" anteriore, allarga le curve come e più che se avesse il diametro maggiore ed il 180 al posteriore certo non le è d'aiuto.
La ETV, con la 19", allargava ma vivaddio scendeva in piega !
Vi allego una nota che mi è stata recapitata giusto ieri da un amico con il quale scambiavo due parole sulla motocicletta; pare sia tratta da una nota rivista del nostro settore.
Forse è meno esasperata e dettagliata della mia "demolizione" ma la trovo ugualmente in linea con il mio pensiero.
Auguri a tutti.
