Il giorno 7 agosto finalmente di parte per le ferie, dopo varie peripezie quest’anno decidiamo di fare le ferie in moto ovviamente ognuno con la sua la Claudia (mini-Cage) con la sua raptor 650 e io scelgo di usare l’rsv per vari motivi che vanno dalla miglior capacità di carico ,minor consumo ,serbatoio piu capiente gomme stradali già in box ecc ecc. e moto piu street legal per evitare problemi in caso di controlli.Il viaggio in questione comprende 2500km in 2 settimane con destinazione Montesilvano in Abruzzo ,e NON prevede l’utilizzo di autostrade ma solo di statali.
Il venerdì sera si caricano le moto e come già detto sabato 7 si parte per quest’avventura. Sveglia alle 8.30 e partenza in direzione Lodi ,da li si va per Castel san Giovanni per passare da Rivalta ed arrivare a Rivergaro ma a St.Angelo lodigiano un momento di riflessione mi da rendere conto che nel sistemare delle cose avevo tirato fuori le cartine (non per fumare) ma le mappe stradali con tutto il percorso segnato.Così torno indietro al volo per recuperarle, e penso ;partiamo bene....
Questo inconveniente ci fa perdere una mezzoretta ma per fortuna non ci scoraggiamo, e via finalmente arriviamo a Rivergaro e fa qui si comincia a percorrere la Val Trebbia e qui subito un altro problema, la spia della riserva della raptor di Mini decide che vuole farci compagnia e si accende in modo perenne ,non segnando più quando è il momento di fare rifornimento.Perfortuna siamo di 2 moto e quindi non c’è problema quando la faccio io rabbocchiamo anche la sua e azzeriamo sempre il parziale dei km così siamo a posto.Poseguiamo passando per Bobbio in direzione Marsaglia ,e da qui svoltiamo per prendere la val d’Aveto un'altra bellissima strada tutta curve che percorriamo per arrivare a St Stefano d’aveto e da li raggiungere il mitico Passo del Tomarlo e i suoi stupendi tornanti, l’uogo dove decidiamo anche di fare la prima pausa pranzo fagocitando i nostri panini.Da qui si va in direzione bedonia, per poi raggiungere Borgo Val di Taro e da qui prendere una strada che si estende dentro un bosco e passa dal Passo del Brattello un percorso da prima piu largo che poi si stringe in un misto stretto all’interno del bosco e che porta a Pontremoli (ai piedi del passo della Cisa che però non percorriamo) e andiamo in direzione Aulla ,poco dopo è ora di una pausa benza e gelato per ripigliarci un momento, e poi via verso castel nuovo di garfagnana, passando dal passo dei Carpinelli e da alcuni paesini caratteristici come piazza al serchio dove la mia attenzine viene catturtata da una locomotiva carbone in disuso.Ormai sono le 19 passate e noi stanchi non siamo ancora a destinazione dopo circa una mezzora arriviamo a Borgo a Mozzano il paese dove noi pernottiamo , l’arrivo in hotel però è dopo le 20 inquanto mini si perde (spesso durante il viaggio) ma non fa niente finalmente siamo a destinazione.Una doccia veloce e satiamo su una moto per andare a cena e poi a letto presto che domattina si riparte.
L’indomani mattina siamo un po’ acciaccati i 320km del primo giorno si anno sentire ma si riparte andiamo a Bagni di Lucca a vedere il famoso Ponte della maddalena (detto anche ponte del Diavolo) inquanto la storia narra che il Diavolo in persona è apparso al costruttore preoccupato di non riuscire a finire il ponte il diavolo promise che lo avrebbe finito per tempo in cambio della prima anima che attraversava il ponte.Ma il costruttore fere passare un maiale beffando così il diavolo.Via di li andiamo a Collodi per vedere il parco pinocchio facendo però una panoramica per raggiungere il paese ma devo dire che il parco mi ha un po’ deluso me lo ricordavo piu bello forse perché ero un bambino quando ci sono stato.
Mangiamo un boccone ed andiamo verso Poggibonsi dove ci aspetta la nostra seconda tappa solo 180km molliamo giu i bagagli e andiamo a fare un giro a S.Gimignano un bellissimo borgo medioevale.Alla sera un piccolo temporale disturba la nostra uscita a cena ma niente di grave.
Il terzo giorno la direzione è Umbria a Spoleto. seguiamo per Siena e passiamo davanti all’hotel dove lavora Tommi il More di Cuna e pensiamo che al ritorno ci fermeremo 3 giorni in questo bel posticino, si va in direzione san lorenzo nuovo (lazio) percorrendo tutta la cassia stando attenti ai frequanti autovelox, da qui si gira in direzione Orvieto lasciano la statalone per delle strade migliori e il paesaggio comincia a cambiare di nuovo dall’appennino trosco emiliano ai fantastici colli senesi alle montagne umbre, da orvieto proseguiamo per todi e in questa tratta io trovo una delle strade che mi hanno dato piu gusto, una statalona la ss448 ma con un ottimo asfalto e dei curvoni e tornanti da terza quarta che con l’rsv non vi dico la goda poi a todi ci perdiamo un po e edo purtroppo affidarmi al navigatore per raggiungere Spoleto che dapprima ci fa fare una mega strada a 4 corsie piena di velox poi però ci fa uscire facendoci fare un altro valico davvero stupendo e appena riassaltato peccato solo per la natura bruciata da un recente rogo.Finalmente siamo a Spoleto l’hotel è una topaia ma fa niente siamo contenti lostesso c’è il parcheggio interno per le moto ed è a 2 passi dal centro storico, qui abbiamo il tempo di riposare fare una doccia e alla sera fare comodamente 2 passi in centro e mangiare un pizza evitando di tirar fuori la moto.
Ed eccoci gia arrvati al nostro quarto giorno di viaggio, sveglia alle 8.00 e tra colazione rifare le borse ricaricare le moto ecc alle 9.45 si riparte ,la meta questa volta è Montesilvano in Abruzzo ma il cielo non promette niente di buono, si parte in direzione Norcia percorrendo la famosa Val Nerina da qui seguiamo per ascolo piceno per poi prendere per Amatrice la città famosa per gli spaghetti all’amatriciana dove però non ci fermiamo a magiare perché il nostro obbiettivo è Mucciante. Ad Amatrice perdiamo però un'altra buona mezzora ,Mini si perde nel traffico e un cartello (che io non ho visto ma che era sbagliato) ci fa perdere tempo.Sono da poco passate le 11.00 e siamo in direzione Campotosto e i racconti sentiti su questa strada mi fanno pensare che ci sarà da divertirsi, la location è molto bella e l’asfalto ha davvero un grip fenomenale e nonostante la bagagliera riesco lostesso a divertirmi percorrendo le sue fantastiche curve e proseguendo per il Valico delle Capannelle dove svoltiamo a sinistra per una strada in peno stile Massiccio del Gran sasso D’italia nove vi troviamo ma qui il tempo comincia a annuvolarsi pesantemente constinuamo seguendo per Campo Imperatore fino ad arrivarci, poco male però noi dovevamo andare altrove seguendo per Castel del Monte ed arrivare al ristoro Mucciante.Dove avevamo appuntamento con Neuro (siamo arrivati verso le 14.00 con un ora di ritardo, ma meglio tardi che mai), qui il tempo è davvero pessimo infatti mentre aspetto mini che arriva partono le prime gocce il tempo di comprare la carne da cuocere che giustamente neuro mi dice; io vado che non vorrei prenderla.Cuciniamo ci sediamo a magiare e un chicco di grandine cenra il mio pende facendo male e da li decidiamo di correre sotto il portico a portare il cibo e poi via a mettere le sacche sui bagagli oppure tutti nostri averi sarebbero stati fradici metre svolgiamo questa operazione comincia a scendere davvero un diluvio corriamo di nuovo sotto il portico ma serve a poco lo stravendo ci butta l’acqua in faccia mentre mangiamo i nostri arrosticini rovinandoci decisamente il pic nik per fortuna quando sembrava che si stava mettendo davvero male la pioggia comincia a calare e finalmente smette e nel giro gi 15 minuti ecco rifare capolino in sole permettendoci così ripartire in direzione pescara facendo una bella panoramica che porta a ceppagatti poi da li ci affidiamo al navigatore per raggiungere l’holet meta finalmente per 6 giorni con spiaggia e ombrellone gia pagati.Alla sera una incontro con barry ci fa subito sentire a casa anche se putroppo ci si rivedrà sono l’ultimo giorno.Qui passiamo una settimana di mertiato riposo, ci dedichiamo a rilassarci e a mangiare la moto viene presa solo per 2 spedizioni culinarie.
Ma la settimana passa in fretta ed è gia ora di ripartite ,ci si incontra con barry e Fratello che ci fanno da giuda ,destinazione gran sasso e di nuovo al ristoro mucciante, la strada che facciamo per arrvare e diversa ma sempre bella ed arricchita dai racconti di barry, una volta arrivati in loco ci raggiunge in buon gluka oggi il solo è a picco non c’è una nuvola a pagarla (e meno male) e posso dire che mi sono rifatto alla grande dell’andata, una bella scorpacciata di arrosticini ,formaggio, salsicce in buona compagnia e cucinate dagli indigeni abruzzesi sotto un solo che mi ha strinato come un aragosta, cosa potevo volere di piu??La gioranta però è ancora lunga, dopo si fa una tappa a vedere dove è stato girato l’inizio del film :Continuavano a chiamarlo Trinità ,un luogo davvero molto bello e suggestivo che fa sembrare di essere nel deserto ,unico neo è stata la scarpinata per arrivare li a piedi con la tuta di pelle però ne è valsa la pena.Da qui andiamo di nuovo a Campo iperatore per vedere in rifugio Mussolini luogo dove si era rifugiato a metà degli anni 40 ma il tempo stringe ,bisogna ripartire e guidato dagli abruzzesi si va in direzione amatrice passando di nuovo per la stupenda strada del lago di campo tosto e ho potuto di nuovo assaggiare le sue belle curve e il grip davvero straordinario che offe quell’asfalto.purtroppo il tempo è tiranno e appena finito il lago salutiamo i nostri amici abruzzesi e io e mini proseguiamo il viaggio da soli ,massiamo amatrice e la perdo di nuovo....qui si perde una buona mezzora perché va per Roma....erano gia le 18.30 e dovevamo arrivare a spoleto.Per fortuna siamo comunque riusciti ad arrvare prima di sera, verso le 20.00 eravamo la, devo dire che la val nerina fatta quasi al tramonto com meno traffico me la sono goduta di più.Qui finalmente doccia nel solito dormitorio dell’andata e si esce a cena e passeggiata e ne approfitto per fare 2 foto.
Martedì mattina si riparte , meta Hotel more di cuna dove trascorreremo 3 giorni in compagnia di tommi, rifacciamo la stessa strada dell’andata ripercorrendo dei tratti che per me sono stati tra i piu belli della vacanza ,parlando puramente come strada, ci fermiamo alla coop per prendere del cibo e si riparte per la toscana, una volta entrati in regione ci accorgiamo che il caldo è davvero torrido ricordo la sensazione dell’aria calda che entrava dalle prese del casco davvero sgradevole, certo erano le 13.00 er eravamo in giro solo noi. Be non solo noi visto che i carabinieri hanno pensato bene di fermare mini e tenerla 20 minuti sotto il sole a 40 gradi, per fortuna senza conseguenze.Oggi arriviamo presto in hotel alle 15.30 siamo arrivati e ci incontriamo con Tommi che ci accoglie con grande entusiasmo come al solito.il resto della giornata lo passiamo nella nostra bella stanza e cipollare nell’aria condizionata e a lavare i sottotuta luridi.Alla sera scendiamo per un aperitivo in compagnia e poi si prende la raptor per andare a mangiare alla valserena il primo dei 3 posti dove ho mangiato divinamente in toscana.Dopo la abbindande mangiata e bevuta di vinello e mari siamo piuttosto stanchi e questa sera si dorme in vista della giornata che ci aspetta l’indomani.Quest’oggi gita a siena e Monteriggiorni Siena è davvero stupenda e consigliati da tommi entriamo anche nel duomo a vedere la pavimentazione appena restaurata, la città è medioevale e girare per le sue vie fa davvero un bell’effetto, vedere piazza del campo dove ci corrono anche il palio(che è stato vinto dal valdimontone la contada di tommi) è uno spettacolo.Monteriggioni invece è molto piccina ci rimaniamo davvero poco però era da visitare, una cittadella fortificate davvero inespugnabile.Alla sera si torna a Siena per vedere le sfilate dei festeggiamenti del palio e pe vivere la citò con una guida doc il buon tommi che ci illustra molti aspetti della città che nella visita da soli non avevamo potuto apprendere, ci mostra la sua contrada e poi ci si avvia bevendo un moijto al ristorante dove mangeremo, da nonna gina dove il proprietario Dado ci fa sentire davvero bene oltre a facri mangiare e bere divinamente, via di li ci si rivede con tommi, si beve ancira qualosa e si finisce la serata sorseggiando l’ultimo mojito e parlando seduti in piazza del campo e si tirano le 4.00 di mattina.Devo dire che sono rientrato abbastanza storto.
Il giorno seguente un piccolo cerchio alla testa rallenta un po i nostri piani, ma fa niente si sale in moto e si va a fare un giretto, verso Montalcino per fare una strada che mi è stato detto è la meglio per dvdjap con direzione st.angelo scalo (se non ricordo male) da qui facciamo il monte amiata fino ad arrivare a seggiano la strada si stringe un po ma è un misto stretto molto bello e da fare con la 650 di mini è una goda anche se in 2.Arrviamo ai bagni di s.filippo dove ci fermiamo per un gelato, il giro doveva proseguire ma dovevamo rientrare ,io ho un appuntamento fun con l’admin.E alle 17 eccomi a siena coon la mia rsv e finalmente vedo il cecche ,che dopo i primi saluti mi porta ad espolrare il senese.In viaggio parte male becchiamo l’unica nuvola nel raggio di 200km che ci spruzza così dobbiamo ambiare giro, ma devo diche che è stato molto bello, abbiamo fatto circa 200km passando dalle zone del chianti ,a vicino a radicondoli, vicino a pomarance, fino ad arrivare alle montagne che portano al mare in provincia di grosseto e tornando per un bella strada che passa da una chiesa dove c’è la spada nella roccia.Un giro motlo figo con un passo direi allegro ma senza esagerare e soprattutto senza una sosta.Alla sera doccia recupero mini ,si cambia di nuovo moto ed andiamo con Tommi e L’admin a sbranare una fiorentina a dir poco magnifica, accompagnata da un vino che ne esaltava davvero il sapore.Dopo questa cena ci sono i saluti e via verso casa che noi l’indomani si riparte.
E Siamo così giunti al venerdì mattina la tappa e breve quindi ce la prendiamo con calma carichiamo tutto e partiamo in direzione siena nord per incontrarci con Tommi e salutarlo come si deve per tutto quello che ha fatto per noi, e pr farci spiegare una strada piu valida per raggiungere Borgo a mozzano dove dormiremo.
Il caldo è davvero soffocante e si riparte ,la tommistrada però merita e ci allieta il viaggio, passando da monteriggioni, colle val delssa, volterra , pontedera ,arrvando a lucca arrivamo nel giro di qualche ora a destinazione.Cia facciamo una doccia ed uscciamo alla ricerca di un luogo esoterico chiamato la casina della fate, una casa disabitata dove delle strane morti e un alone di mistero hanno attirato la nostra attenzine, putroppo la nostra ricerca non ha portato molti frutti ,siamo giunti a ponte a serraglio ma non credo di averla tovata, la gente non ne parla ,e quella che abbiamo fotografato non credo sia quella giusta.Ma fa niente sarà per un'altra volta.Alla sera di cena in hotel questa volta e poi sopra un po di tele e poi a dormire che ci aspetta parecchia strada e 320km.
Il sabato mattina il morale non è il massimo , è l’ultimo giorno di viaggio,si fa un ultima ricognizione alla ricerca della casina (e mini si perde per l’ennesima volta) si parte di direzione aulla ripercorrendo la strada al contrario e qui accade il miracolo ad un tratto mini mi supera mi fa cennno di restare dietro e comincia a guidare!!!Un evento senza precedenti che mi lascia davvero senza parole piega e frena in maniera piu o meno accettabile lasciando solo 2cm per parte sulla gomma della 650.Inutile dire che il viaggio di ritorno è stato davvero meno stressante e che il risparmio di tempo è stato notevole abbiamo pure potuto fermarci vicino a pontremoli per mangiare una pizza seduti in pizzeria.Ripartiamo e rifacciamo il passo del brattello ,in direzione borgo val di taro, qui dobbiamo decidere se rifare il tomarlo ecc o fare bardi ,castellarcuato.Ma la foglia di pieghe non finisce mai e decidiamo per il tomarlo e i suoi splendidi tornanti in salita dove nonostante la bagaglieria si riesce comunque a mettere giu il ginocchio....che strada ,breve ma spettacolare..li mi fermo a fare 2 chiacchere con gli smanettoni locali che mi invitano a scaricare la moto e fare un paio di passaggi con loro a moto scarica ,ma rifiuto perché devo andare, e si riscende in val d’aveto, dove vedo consolidarsi il miglioramento di mini (brava amore mio) ,un gelato a marsaglia per riprenderci un po e poi via tutta dun fiato fino a casa ripercorrendo la val trebbiae castel san giovanni, lodi ,paullo.E tutto finisce li dovè cominciato.
Posso solo dire che il viaggio è stato davvero fantastico ,ed il fatto di non aver preso mai autostrada ci ha dato ancora piu gusto, le regioni toccate in questo viaggio sono state Lombardia – Emilia Romagna –Liguria –Toscana – Marche –Lazio –Umbria –Abruzzo.Strade piu famose fatte, Val Trebbia , Val D’aveto ,Passo del Tomarlo ,Passo del Brattello, Passo monte vacca ,passo dei Carpinelli ,Garfagnana e Lunigiana, Crete Senesi, Monte Amiata, Val nerina , Lago di Campotosto, valico delle capannelle, Campo imperatore e massiccio del Gran sasso s’italia.Per circa 2500km.Un viaggio che di certo mi rimarrà nel cuore innanzitutto perché l’ho fatto con la claudia, poi perché ho girato dei posti davvero stupendi a livello paesaggistico, e anche perché ho percorso delle strade che sono tra le piu belle ed afascianti d’italia, in sella alla mia motocicletta che era una cosa che volevo fare da anni, e perché ho rivisto dei grandi amici.E volevo ringraziare tutti i raptoramaniaci che abbiamo incontrato in questo viaggio in particolar modo barry e Tommi che sono stati davvero squisiti.Questo viaggio è servito a molto, a tutti e due ,spero di fare un altro così bello, spero che se vi siete letti tutto il report non vi siete annoiati ho cercato di riassumerlo ma volevo cercare di farvi partecipi delle mie vacanze raccontando piu dei soli posti visti.
. A proposito ma il valico della capannelle lo hai percorso in direzione l'aquila? Se no, ti sei perso una delle più belle strade dell'abruzzo...
e poi ti avrei offerto volentieri un caffè... tanto più che sono lungo la strada 
cosè la millecurve??Si bastardo ho visto il cartello, e a sapero prima di certo mi evitavo volentieri la rettilinea statale per un po di curvette anche se il pezzo di acquasparta mi è piaciuto parecchio.
