Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

Da tempo desideravo visitare la Basilicata. Avevo raccolto opuscoli e preso informazioni ma non ero mai riuscito a crearmi l’occasione. A questo ci ha pensato, a sua insaputa, un altro forumer, VitoR, con un post per me folgorante dal titolo Lucania Endurance. Vito è uno di quelli che scrivono poco ma che in moto ci vanno sul serio. Se non l’avete letto, il post Lucania Endurance parla di una “competizione” stradale dove bisogna fare 1.000 km nel minor tempo possibile su un percorso predeterminato. La gara mette alla prova tanto le capacità di guida quanto quelle di navigazione: meno sbagli meno tempo perdi. Ora, dopo aver conosciuto le strade lucane, posso aggiungere anche la resistenza fisica e la capacità di concentrazione. Perché su ogni singola strada rischi di trovare le condizioni più disparate, il grip da pista e alla curva dopo la sabbia o la frana, e se abbassi la guardia…ti fai male. Per fare tutto ciò in poco più di 11 ore ci vuole altro che pelo. Rispetto. È così che ho contattato Vito ed è così che ho deciso che presto sarebbe arrivato il momento di fare un tour su quelle strade mitiche, il momento per un “Basilicata Coast to Coast”.

Come al mio solito ho preparato minuziosamente gli itinerari, stampato le mappe e preparato il bagaglio.

Immagine

Questa volta volevo viaggiare con la sola borsa da sella per avere spazio sul serbatoio per potermi accucciare nei trasferimenti veloci. È stata una buonissima idea perché la Falco anche senza il “doppia bolla” offre un ottimo riparo e permette di viaggiare veloce senza troppa pressione dell’aria sul collo.

Immagine

Il giorno prima della partenza ho messo a punto gli ultimi dettagli (olio, pressione, catena,…) e caricato il bagaglio (kit PS, kit ripara forature, antipioggia, copriguanti, documenti, cartine, telefono, caricabatteria, minuterie varie per riparazioni volanti, qualche farmaco e l’abbigliamento necessario). Venerdì sono rientrato dal lavoro presto e sono letteralmente schizzato fuori dai vestiti per infilarmi la tuta (che mi aspettava sul divano) e partire.

Immagine

Così alle 14 zero-zero del 29 luglio mi sono messo in strada. 35/36 gradi di temperatura e traffico di vacanzieri in direzione Sud mi hanno fatto subito capire che la tanto ambita méta bisognava sudarsela.
Ultima modifica di rossouno il martedì 2 agosto 2016, 11:49, modificato 2 volte in totale.
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

Avevo pensato a diverse alternative ma alla fine avevo deciso che fare i primi km in autostrada sarebbe stata la scelta più efficiente. Nonostante il traffico riesco a tenere una media decente e percorro i primi 130 km in un’ora. Poi esco a Caianello per la SS372 “Telesina” che per 70 km taglia in direzione Benevento costeggiando il Matese. L’asfalto è a tratti pessimo, ci sono gli autovelox ma in fin dei conti fa risparmiare km ed Euro di pedaggio sul computo finale. Con la moto posso sorpassare agevolmente i mezzi a molte ruote che immancabilmente si riversano su quella strada, creando interminabili colonne di veicoli che annaspano a 60 all’ora. La velocità media tuttavia cala un po’ ma non troppo. Mi fermo per il primo rifornimento prima dell’inizio della doppia corsia, dalle parti di Benevento. Nel serbatoio entrano meno litri del solito. Calcolo e…diciannove e rotti, cioè quasi 20 km con un litro?!? Con la Falco non mi era mai riuscito. Pochi giorni prima avevo messo il filtro BMC e rifatto la CO, si vede che quando ho detto a Simo che volevo che la moto mi facesse 20 al litro, deve avermi preso in parola.

Galvanizzato dall’ottimo risultato faccio la prima “mossa del matto”. Decido di non rientrare in autostrada e invece imbocco la SS 90 bis delle Puglie. Il percorso della SS 90 bis si sviluppa lungo la storica strada Regia delle Puglie voluta dal Re di Napoli Carlo d’Angiò nel 1270. Veniva utilizzata per congiungere la Campania con Foggia e la Capitanata, attraversando il Subappennino Dauno, tra i Monti del Sannio a Nord e l’Appennino Campano a Sud. Negli anni Cinquanta su quelle salite si cimentavano i vari Fiat 680, OM Super Orione, Lancia Esatau e Alfa Romeo 900 carichi di ogni tipo di merce ma in particolare di pomodori e granaglie. Ancora oggi la SS 90 bis è battuta, specie in estate, da autotreni che trasportano i pomodori dai campi verso gli stabilimenti per la lavorazione. Per la verità i mezzi pesanti oggi preferiscono l’autostrada, nonostante le svariate centinaia di CV in più e i freni potenti li mettano in grado di affrontare quei pendii con molti meno brividi di un tempo. Insomma è una strada Strada. Non è un percorso da turisti. Niente cartoline o bar invitanti. È una fottuta strada del c@@@o, bella e dura che ti fotte al minimo errore.

Immagine

Il tratto campano è molto tortuoso e con continui saliscendi. Le curve sono belle e sufficientemente ampie. Invitano a piegare ma non a forzare giacché le condizioni dell’asfalto sono molto diverse da curva a curva e le frane di quest’inverno hanno trasformato la strada in montagne russe infernali. Guidando mi sono accorto di una strana sensazione: questa strada ha qualcosa in comune con tanti dei posti che visto ma non assomiglia a nessuno. È a suo modo diversa e mi è sembrato di essere in un viaggio nuovo eppure a due passi da casa.
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

Tiro avanti fino al bivio di Bovino e da lì punto verso la ventosissima Candela. La Puglia ti accoglie con panorami ariosi, aperti. Colline dolci e distese immense prendono il posto delle montagne. Per molti, questi luoghi sono sconosciuti e lo saranno per sempre. Eppure hanno una magia singolare che li rende bellissimi anche se non finiranno mai in una guida turistica. Lo sguardo qui può perdersi fino all’orizzonte. Al suolo il marrone della terra e il giallo delle stoppie. Il grano è stato raccolto da settimane e sui campi rotoli di fieno a migliaia attendono di essere recuperati. Oggi il panorama è costellato di impianti eolici che li rendono certamente meno romantici dei paesaggi agricoli di una volta ma che consentono alla Puglia di esportare energia elettrica verso altre regioni d’Italia.

Immagine

Immagine

Immagine

Finite le curve mi ritrovo su una specie di bretella; uno stradone lunghissimo che curva verso destra ma leggermente. Vedi, mi sono detto, le famose “curve da 299 orari” qui esistono davvero (non fatevi troppe domande se non capite il riferimento). Ho percorso lo stradone per alcuni km. Stordito dal pensiero dell’inventore delle curve da 299 e cullato dagli ondeggiamenti della strada mi sono lasciato trasportare dai pensieri. Do un’occhiata al contakilometri e segna 120 km/h. Sembravano pochi eppure mi hanno fatto tornare alla mente un ricordo di tantissimi anni prima, io stesso non saprei bene perché. Ho ripensato a un’estate di tanti anni fa. Ero in villeggiatura al mare. Avrò avuto diciassette o diciotto anni. Allora avevo un XL200 che avevo preso di seconda mano e modificato per farci enduro. Alla guida mi alternavo con un amico. Lui era un vero mago dell’impennata e gran manico. Di notte si andava da un paese all’altro attraverso le stradine di campagna. Si trattava di strade vicinali, asfaltate ad una sola corsia, sufficiente per il passaggio di un mezzo per volta e delimitate dai muretti a secco (pietre disposte in maniera da reggersi l’un l’altra senza l’impiego di malta). Spingevamo la piccola Honda al massimo ed ho ancora negli occhi l’immagine di quel piccolo tachimetro nero con i numeri retroilluminati di rosso e la lancetta che segnava 120. Non c’erano caschi, né paraschiena. Il giubotto era quello di Jeans. A ripensarci oggi dico che siamo sopravvissuti all’adolescenza.

Immagine



Intanto la strada scorreva. Poi, all’improvviso, dei segni di pneumatici per terra, tanti, e….c@@@o la strada era finita. Svolta a destra senza preavviso ed immissione su una rotatoria. Mi sono di dovuto riprendere all’istante.
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

La deviazione mi era costata un po’ di tempo anche per le difficoltà a prendere la strada giusta verso Candela e poi per Matera. Ogni volta per consultare la mappa dovevo necessariamente scendere dalla moto. Mi ero tenuto aperte diverse possibilità ma quel punto temevo di arrivare tardi a Matera e non mi andava di far aspettare Vito. Così mi sono messo sulla SS 655 Bradanica ed ho potuto apprezzare alcune delle caratteristiche di una moto come la Falco: più confortevole di una SS ma veloce quanto una SS (dell’epoca, s’intende).

Alle 19.35 ero a Matera davanti ad una Peroni gelata. Il Falchetto si è accontentato di 20€ di Super. In totale avrò percorso un 450 km circa.

Subito arriva Vito con Kimba. Una RSV1000R bianca con il leone d’argento sulla carena. Olhins, OZ, Akra completo, carbonio e pompe Brembo a profusione. Una sciccheria! Ci salutiamo, beviamo assieme facendo due chiacchiere. Abbiamo diverse cose in comune e siamo entrambi padri di bimbi piccoli e motociclisti. Poi mi scorta fino al BnB dove avrei alloggiato, per una doccia. Effettivamente una rinfrescata me la ero meritata e la serata pianificata da Vito richiedeva una maglietta pulita, del deodorante e una pettinata alla barba.

Verso le dieci si va in centro. Ci sono gli amici di Vito, Salvatore e Gianni, che ci aspettano per cenare ai tavolini del “Mosto”, un locale che affaccia sulla via dello “struscio”. Abbiamo un permesso speciale (pinocchio) per entrare nella zona pedonale con le moto e ciononostante lo facciamo in modalità “Stealth”, a motore e fari spenti. Parcheggiamo accanto alle moto dei due loschi figuri sopra menzionati: una S1000RR e Movistar (il CBR1000RR). La Falco, ahimé, ha più anni di tutte e tre le altre messe assieme.

I ragazzi sono simpatici e subito comincia il cazzeggio: Mitas si – Mitas no, GS si – GS no, le RR spaccano il c@lo anche ai passeri. Poi due birrette e una porzione di polpo al forno e riso venere mettono d’accordo tutti.

Immagine

…E si comincia il pattugliamento della zona. Riconosco l’atmosfera un po’ borghese e bon vivant di certe città del Sud e mi sento come a casa. È venerdì sera e Matera è una location (direbbero quelli fighi) bellissima. È una serata fresca e c’è un sacco di gente in ghingheri per strada. Nell’aria c’è profumo di….peloponneso (cit.). Noto infatti che a Matera ci sono più donne che uomini. Gli altri amici si vede che il concetto lo avevano colto già anni fa. Un saluto all’amica, poi un cicchetto al bar e poi altro salutino al gruppetto di amici, il gelato alla gelateria vicino alle Mura, poi due chiacchiere con un’altra amica, poi l’amaro in ghiaccio davanti alla Cattedrale, poi al belvedere sui Sassi e così via, tra frizzi e lazzi (ma niente spruzzi), fino alle due e mezzo del mattino.

Immagine

Ho faticato ma alla fine li ho impietositi e mi hanno riportato alla base dove avrei dovuto dormire qualche ora prima di ripartire il giorno successivo: come sono serio io…

Immagine

Due parole Matera se le merita proprio. La città è molto antica e sorge a 400 m circa di altitudine tra i caratteristici calanchi calcarei che le hanno dato quella connotazione unica conosciuta nel mondo intero (è patrimonio dell’UNESCO dal ‘93). L’antico nucleo abitativo di Matera è letteralmente scavato nel costone della roccia. Case, chiese, cunicoli ed ogni altra forma di espressione architettonica parte da un rapporto peculiare e primitivo con la roccia. I due quartieri sorti intorno e in fondo alla valle sono conosciuti con il nome di Sassi. Bisogna vederli per capire quanto incredibile possa essere l’opera dell’uomo a volte. Matera è stata di recente designata come Capitale europea della cultura 2019 e negli ultimi anni ha visto il rifiorire del centro storico con il recupero di edifici e monumenti. Le strade sono ben illuminate e pulite. In centro i locali sono numerosi e ovunque è gremito di giovani. Sono tante le specialità culinarie da assaporare. In giro ci si sente sicuri e non ho avuto patemi a lasciare il Falchetto per strada durante la notte. Merita assolutamente una visita!

Immagine

Immagine

Immagine

beh, alcune foto sono venute un po' mosse. sarà colpa delle attività censurabili dell'ineffabile quartetto? :ciglia:
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

sabato (prima parte).

Il sabato era previsto che fosse la giornata clou della mia visita in Lucania. I progetti? Ambiziosi! Un giro più complicato che lungo che mi avrebbe dovuto portare fin su al Pollino per ritrovare la comitiva di materani al Rifugio De Gasperi. Loro avrebbero partecipato alla tendata del III Pollinentreffen. Io mi ero organizzato con un bel BnB a circa una ventina abbondante di km da loro. La cena sarebbe stata al Rifugio Fasanelli, posto circa a metà tra i due punti.

La mattina mi sono svegliato prestissimo e con troppo poche ore di sonno all’attivo. Alle sette meno un quarto mi alzo. Colazione al bar, faccio la valigia, mi vesto e scendo per strada e lì aspetto Vito che avrebbe voluto accompagnarmi per un pezzo di strada. Tra una cosa e l’altra partiamo che saranno state le 10.00 o le 10.30. Faceva già molto caldo.

Da Matera siamo andati a prendere la SS 7, in direzione Tricarico/Potenza, passando accanto al Lago di S. Giuliano. La pioggia torrenziale di due giorni prima aveva sparso sabbia e terra ovunque e su certe strade c’era da stringere il deretano abbastanza spesso. Poi proprio in corrispondenza di uno dei tratti più interessanti cominciamo a vedere i segni inequivocabili del passaggio di una mandria di bovini. Ebbene km e km di curve interessanti si erano tramutate in un letamaio. Diversi km più avanti abbiamo finalmente la serafica mandria che occupava buoni 100 m di strada. Passare attraverso siffatto sbarramento aveva un ché di “effetto Pamplona” che mi sarei evitato volentieri. Vito invece non curante di tutto si è messo davanti ed ha aperto una breccia dove prontamente si sono infilati anche altri che con moto e macchine erano rimasti fermi, titubanti davanti alle corna delle mucche. Con queste premesse non abbiamo spinto però qualche piega l’abbiamo portata a casa ugualmente. La strada corre parallela al Fiume Basento che passa vicino Potenza. È lì che Vito ritorna alla base per lasciarmi proseguire in solitaria.

Immagine

Immagine

Le indicazioni stradali sono chiare e corrispondono a quanto mi aveva detto di fare Vito. In pochi minuti quindi mi sono ritrovato sulla SS 92 dell’Appennino Meridionale che taglia in diagonale la Basilicata da Potenza fino a Terranova di Pollino, in Calabria, anche se con qualche interruzione.

Questa è una delle strade preferite dai motociclisti della zona e non solo. Presa da Nord sale rapidamente verso Rifreddo poi Anzi e Laurenzana. L’asfalto si fa subito buono e si possono incrociare altri motociclisti. Il panorama offre la vista delle Dolomiti Lucane verso sinistra, il Monte Volturino e la Sellata sul lato a Sud. A Corleto Perticara, circa 55 km più a Sud, faccio una sosta per cercare carburante per la moto e per me. Fa molto caldo e le indicazioni stradali mi fanno girare a vuoto per parecchio. Non volendo abusare della sorprendente (quanto sconosciuta) temperanza nel divorare idrocarburi della vecchia Falco, ho deciso di chiedere qualche dritta. Salito in paese però ho una brutta sorpresa. Le bancarelle del mercato del sabato impediscono di raggiungere il distributore. Mi rivolgo alla Municipale sperando in una deroga ma mi dicono di ritornare nell’arroventato fondo valle e fare altri km ancora. Ci sono ennemila gradi, è l’una passata, sono chiuso dentro una tuta di pelle nera e rischio l’autocombustione ma soprattutto ho bisogno di qualcosa per il mal di testa. Vedendomi con le cartine in mano a parlare con il vigile è venuto in mio soccorso un ragazzo motociclista: “te la dico io la strada da fare…”.

Immagine

Immagine

Ecco il benzinaio!

Ovviamente ho mollato il vigile all’istante. Il consulto mi porta a prendere una decisione sofferta ma necessaria. Niente Dolomiti Lucane, non c’è tempo. Inoltre le strade sono messe male e con i semi manubri si fa troppa fatica. Ok, trovo un po’ di ristoro ad un bar, mi sgargarozzo un grammo di paracetamolo e vado a cercare il benzinaio. È stato lì che ho capito perché quelle dannate indicazioni “Total” non mi facevano trovare il distributore…si trattava degli impianti estrattivi di Tempa Rossa in concessione alla Total. Ci sono molte polemiche intorno ai pozzi qui. Pare che stiano creando gravi problemi all’ambiente e all’agricoltura. Come se non bastasse la benzina qui costa oltre 1,6 Euro al litro.

Immagine

Fatto rifornimento, finalmente ho potuto riprendere il tragitto affrontando così la parte più tortuosa della SS 92. Passaggi panoramici si alternavano con l’attraversamento di boschi. Vedere cosa ci fosse per terra, sotto gli alberi, era praticamente un'impresa. Nel cielo invece si poteva apprezzare una quantità di rapaci che non mi era capitato di vedere altrove. Pare che oltre al Nibbio, al Gheppio e alla Poiana in Lucania ci siano moltissimi Grillai. Si tratta di un tipo di falco migratore. Un po’ come il mio: Falco SL Mille Migratore. :ok:

Immagine

Nel complesso il percorso bellissimo della SS 92 offre una gran varietà di curve da percorrere in seconda o terza con qualche allungo. L’asfalto offre un buon grip e il raggio delle curve invoglia a piegare. L’esistenza di strade di fondo valle a scorrimento veloce ha praticamente annullato la presenza di macchine. Io non ho incrociato nessuno per ben 50 km. Per me questa strada si colloca allo stesso livello di alcune strade sarde. Tuttavia ci sono anche degli aspetti negativi. Le stazioni di rifornimento sono rarissime (e pensare che accanto alla strada ci sono i pozzi petroliferi della Total) e la benzina costa mediamente di più che altrove. Inoltre l’inverno ha segnato pesantemente questa, come altre strade, disseminate tutte da tratti franati, scalinati se non con vere e proprie interruzioni dell’asfalto. Non è bello trovarsi a galleggiare con le ruote sul sabbione mentre ancora godi per la curva appena fatta o deviare la traiettoria ottimale per non finire con le ruote in qualche gravina. Alla fine posso dire che mi è andata bene. Ma che strizza. Ancora una volta ho pensato che questa è la terra dei contrasti.

Immagine

Immagine
rossouno

Immagine
Avatar utente
TOTO'
6000 rpm
6000 rpm
Messaggi: 989
Iscritto il: lunedì 10 maggio 2004, 17:04
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: my 01 - FALCO SL 1000
Località: ROMA

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da TOTO' »

Rosso bel report :clap: :clap: :clap: :clap:
di cosa ti occupi nella vita? viaggi e resoconti :bikkittr:
nella foto sei quello con la barba :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL:
cmq scherzi a parte, hai fatto un gran bel giro, la mia è pura invidia e non comprendo come fai a trovar tutto quel tempo da dedicare ad una delle cose più belle che abbiamo ..... andare in Moto :ok: nonostante sia dotato di prole :roll: :roll:
da come scrivi e descrivi i luoghi e tutto ciò che ti ha accompagnato, VIto compreso, trasmetti tutta la passione con cui affronti queste esperienze a cavallo della splendida Falco SL :banana: :banana:
speriamo di incontrarci al più presto e continua così, almeno ci fai evadere e ricordare i tempi che furono :pray: :pray:
un saluto agli amici materani ;-) ;-) in particolare all'Apriliato VIto :ok:

Toto'
sul dritto lo tolgo.....ma in curva lo dooooo

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

TOTO' ha scritto:Rosso bel report :clap: :clap: :clap: :clap:
di cosa ti occupi nella vita? viaggi e resoconti :bikkittr:
nella foto sei quello con la barba :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL: :ROTFL:
cmq scherzi a parte, hai fatto un gran bel giro, la mia è pura invidia e non comprendo come fai a trovar tutto quel tempo da dedicare ad una delle cose più belle che abbiamo ..... andare in Moto :ok: nonostante sia dotato di prole :roll: :roll:
da come scrivi e descrivi i luoghi e tutto ciò che ti ha accompagnato, VIto compreso, trasmetti tutta la passione con cui affronti queste esperienze a cavallo della splendida Falco SL :banana: :banana:
speriamo di incontrarci al più presto e continua così, almeno ci fai evadere e ricordare i tempi che furono :pray: :pray:
un saluto agli amici materani ;-) ;-) in particolare all'Apriliato VIto :ok:

Toto'
Totò ti ringrazio. Stai sintonizzato che devo scrivere la seconda parte del racconto. E c'è molto materiale fotografico da pubblicare.
La passione è fortissima e si rinnova ogni volta che parto. Ci sono troppe cose da vedere che a volte non si da dove cominciare.... :angel:
Tempo non ne ho mai se non in rare occasioni. Tengo duro e cerco di costruirmi le opportunità e quando posso salto in sella e via. Mi stanco ma mi rigenero davvero.
Quello che vedo o che provo mi piace raccontarlo per condividerlo con altri appassionati. È il contributo che penso di poter dare alla comunità. Spero sia utile a qualcuno.

Quando vuoi evadere non hai che da dirlo. :ciglia:
rossouno

Immagine
Avatar utente
TOTO'
6000 rpm
6000 rpm
Messaggi: 989
Iscritto il: lunedì 10 maggio 2004, 17:04
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: my 01 - FALCO SL 1000
Località: ROMA

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da TOTO' »

Sicuro che sei UTILE :ok:
rimango sintonizzato in attesa della seconda parte ;-)
quando riuscirò ad evadere sarai uno dei primi a saperlo :bikkittr: :bikki: :bikkittr:
sul dritto lo tolgo.....ma in curva lo dooooo

Immagine
fortumoto

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da fortumoto »

bel racconto :ok: sincero ed onesto, mi ci ritrovo per come conosco la Basilicata (anche Terranova del Pollino è lucana :mrgreen: :mrgreen: )

prendo spunto per il percorso all'andata, credo che mi manterrò lato ovest passando per Eboli-Atena Lucana-Potenza-Corleto Perticara-Mar Jonio :ok:
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

fortumoto ha scritto:bel racconto :ok: sincero ed onesto, mi ci ritrovo per come conosco la Basilicata (anche Terranova del Pollino è lucana :mrgreen: :mrgreen: )

prendo spunto per il percorso all'andata, credo che mi manterrò lato ovest passando per Eboli-Atena Lucana-Potenza-Corleto Perticara-Mar Jonio :ok:

Ciao, potrebbe interessarti la terza :mrgreen: parte allora.
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

Esausto e in debito di liquidi dovevo fermarmi più spesso per bere e ritrovare smalto e concentrazione. Arrivato dalle parti di S. Arcangelo, ho avuto qualche difficoltà per via delle interruzioni sulla SS 92. Ho dovuto quindi cercare il passaggio giusto attraversando San Brancato e S. Arcangelo, per niente aiutato dalle indicazioni stradali. Se non ricordo male si erano fatte le 3 del pomeriggio ed io vagavo per i paesini sotto il sole. Perlomeno, quando finalmente sono riuscito a riprendere la 92, mi sono rinfrancato con la vista meravigliosa offerta dal tratto che costeggia il Lago Monte Cutugno. Peccato non sia riuscito a fare delle foto decenti. La visuale dal punto in cui mi sono fermato era parziale. 500 metri più avanti c’era un altro punto d’osservazione da dove si poteva ammirare la superficie intera del lago, simile al colore dell’opale. Mi sarebbe piaciuto tuffarmici dentro con tutta la moto.

Immagine

Poi è venuto il turno della SS 653 Sinnica e, anche qui con qualche difficoltà di navigazione, della SP 4 che mi avrebbe portato verso Viggianello e quindi nel Parco Nazionale del Pollino. Non vedevo l’ora di ricominciare a salire un po’ di quota. In basso l’aria era ormai rovente e le ripetute soste avevano innalzato la temperatura all’interno della tuta a livelli insopportabili.

Immagine

Rimanevano oramai una quarantina di km. La strada era diventata strettissima e al contrario di quanto mi aspettassi non avevo incrociato nessuna moto. Brutto segno? Non volevo sbagliare ma non ce la facevo più a fermarmi ad ogni crocicchio per controllare il gps. Mi sono fidato dell’istinto e sono andato avanti. Verso le cinque o poco più capisco di essere vicino alla méta. Appaiono i primi rifugi e questo mi conforta. Finalmente vedo il De Gasperi. Lo riconosco subito perché avevo studiato bene la zona con lo street view di google maps. Cinque o sei moto sono già parcheggiate nel piazzale. Io vado ad abbeverarmi al fontanone come i cavalli. Quant’è buona l’acqua del Pollino.

Immagine

Immagine

A quel punto mi rendo conto di non avere rete per comunicare con Vito che nel frattempo era per strada con gli altri provenienti da Matera. Cincischio un po’ senza riuscire a risolvermi. Davanti a quel rifugio si sarebbero dovuti radunare i motociclisti del Pollinentreffen per la tendata ma forse era ancora troppo presto. Provo a chiedere un letto al gestore del rifugio ma sono al completo. Capisco che è il momento di decidere. Riprendo la moto e vado avanti. Faccio una sosta al Rifugio Fasanelli. Chiedo anche lì ma il risultato è lo stesso. Faccio altri 7 km e mi fermo al BnB Le Chalet del Pollino dove avrei passato la notte. Il posto è più vicino alla zona abitata che ai boschi ma è bello, pulito e la proprietaria è una signora cordiale che mi fa mettere la moto davanti alla porta della stanza. Mi fermo. Avevo bisogno di una doccia e di un po’ di riposo ma prima di ogni altra cosa dovevo bere.

Immagine

Immagine

Verso le otto torno su al Fasanelli. Incontro diverse moto per strada. Erano quelli che salivano dal versante occidentale. A furia di sbagliare avevo imparato perfino le strade e mi potevo togliere il gusto di dare indicazioni ai vari motoenduristi attrezzati di navigatori, faretti supplementari, valigie in alluminio, caschi modulari con l’interfono e pure di staminchia.

Immagine

Immagine[/img]

Immagine

Iniziano ad arrivare i ragazzi. Li sento ancor prima di vederli. Mi dissocio dal loro dover essere smanettoni perfino su una strada di un paio di metri di larghezza, però che bello è stato sentire le loro F4, S1000RR, CBR1000RR (etc. mica le posso elencare tutte no?) squarciare il pacioso silenzio del rifugio. Arriva anche Vito con moglie e gemellini, ovviamente su quattro ruote.

Nel giro di pochi minuti siamo a tavola: 14 persone, di cui due hanno 3 anni, ma fanno numero uguale. Partono i brindisi e il vino inizia sparire dai bicchieri. A tavola avevamo un generatore di brindisi di livello interregionale, a dir poco. Non invitatelo al matrimonio o vi chiederanno un extra per le bevande.

Per “l’invereconda” cifra di 25 Euro a testa, il sig. Antonio del Rifugio Fasanelli ci ha servito, in gran quantità, le seguenti pietanze, che riporto alla rinfusa e consapevole di dimenticare qualcosa: prosciutto di montagna, speck, salsiccia essiccata, pancetta, capocollo, cicciolata, lardo, pettole (dalle mie parti si chiamano pittule, si tratta di una sorta di pasta lievitata condita e fritta), peperoni cruschi (peperoni rossi essiccati e fritti), melanzane sottolio, guanciale condito, insalata e grigliata di carni miste. Ma la mia personale menzione d’onore va alla trippa con patate di cui ho gradito ripetuti “assaggi”. In fatto di mangiare non dobbiamo dimenticare che siamo in una zona di confine tra la Calabria e la Basilicata, regioni che hanno entrambe la cintura nera di buona cucina. A proposito di dimenticanze, stavo quasi sorvolando sul dolce, caffè e (molti) ammazzacaffé.

Immagine

Immagine

Immagine

Pochi minuti dopo il tramonto del sole, la temperatura aveva cominciato a scendere rapidamente. A 1350 m s.l.m. ci vuole poco. Nei giorni precedenti si erano registrati meno di 10° ma quella sera si stava benissimo con un maglioncino leggero.

Immagine

Al riparo dalle luci invadenti della città, in montagna anche il cielo sembra diverso. Speravo di vedere almeno una stella cadente e invece niente. A quel punto l’allegra brigata si doveva salutare.

Altro concerto di quattrocilindri, tanto per fare incazzare qualche lupo appenninico in giro da quelle parti. I campeggiatori alle loro tende; io al mio comodo lettone a due piazze. Solo che loro si sarebbero mossi in gruppo mentre a me toccava andare da solo, giù per i tornanti attraverso il bosco…nel buio più completo.

Per scaramanzia, in quei 15 o 20 minuti di strada immerso nel buio, cercavo di allontanare il pensiero di un guasto e improvviso spegnimento della moto o di una caduta. In quel caso cosa avrei dovuto fare? Il telefono? Buono giusto per fare luce a un metro giacché copertura per chiamare non ce n’era. Non trovando il conforto di una soluzione, cercavo di non pensarci e tenevo lo sguardo fisso nel fascio di luce. Oddio, andavo talmente piano che la terribile Strega Succhiapiselli mi avrebbe raggiunto pure a piedi. Non ci posso pensare.
Invece faccio tutto bene. La moto fa il suo dovere e io non casco neppure sul ghiaione dell’ultima discesa per accedere al parcheggio. Stop, la Falco al riparo sotto la tettoia ed io a nanna tre metri più in là.

Durante la notte mi sveglio per tirarmi il plaid, che il fresco si fa sentire. Poi all’alba mi alzo e comincio a prepararmi per la partenza. Tutto intorno non si sente il benché minimo rumore. È fantastico.

Immagine

La colazione viene servita dalla signora Luciana in giardino. Mangio abbondante e bevo molto per reggere il più a lungo possibile. La vista sui monti toglie il fiato.

Immagine

Il Massiccio del Pollino è diventato area protetta verso la fine degli anni ’80. Pare sia il parco naturale più grande d’Italia (oltre 190.000 ettari) e infatti si estende sul territorio di ben tre Province (Potenza, Matera e Cosenza). È Patrimonio dell’Unesco dal 2015. È l’habitat di una specie rarissima di pino, il Pino Loricato. Dall’aspetto primitivo e imponente, il Pino Loricato riesce a vivere sui pendii più scoscesi e in condizioni impossibili per altre specie arboree di montagna. Certamente l’avrete visto in qualche documentario. Mi fa pensare a certe persone che nonostante le difficoltà estreme trovano il modo di sopravvivere ancorandosi a qualcosa laddove non lo si penserebbe possibile. Oltre ai 2.267 m della Serra Dolcedorme, nell’ambito del Massiccio ci sono altre quattro vette che superano i 2.000 m e quattro i 1.900 m. Al Sud è piuttosto conosciuto e meta per molti amanti della montagna sia d’Estate che d’Inverno.

Immagine
Foto di P. Calabrese
Ultima modifica di rossouno il venerdì 5 agosto 2016, 12:28, modificato 1 volta in totale.
rossouno

Immagine
Avatar utente
Gnafra
MimmiPIPPA Racing Timme
MimmiPIPPA Racing Timme
Messaggi: 1597
Iscritto il: giovedì 27 maggio 2004, 14:49
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: my 03 - TUONO MILLE
Località: Valmontone, Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da Gnafra »

Mancano peró le foto di qualche lucana [emoji41][emoji41][emoji41]


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Immagine

in caso di dubbio, tieni aperto! ANCHE SE OGNI TANTO DEVI PARZIALIZZARE :mrgreen:
popyit
5000 rpm
5000 rpm
Messaggi: 511
Iscritto il: lunedì 2 gennaio 2012, 13:43
Regione: Lombardia
Provincia: VARESE - VA
Moto: my 13 - TUONO V4 R APRC

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da popyit »

[emoji106]
Bravo. Hai un po' della mia invidia. Bel viaggio.
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

Gnafra ha scritto:Mancano peró le foto di qualche lucana [emoji41][emoji41][emoji41]


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Hai ragione si vedono solo tizi con la barba e motociclette :naughty:
rossouno

Immagine
Avatar utente
rossouno
8000 rpm
8000 rpm
Messaggi: 2059
Iscritto il: martedì 16 luglio 2013, 16:27
Regione: Lazio
Provincia: ROMA - RM
Moto: ALTRA MOTO
Località: Leccese a Roma

Re: Basilicata C2C, 29-31 lug 2016

Messaggio da rossouno »

popyit ha scritto:[emoji106]
Bravo. Hai un po' della mia invidia. Bel viaggio.
Grazie per l'incoraggiamento. Se capito dalle tue parti hai una birra pagata :ok:

Lo so che lo dici in senso positivo a proposito dell'invidia ma non vorrei essere frainteso. Non è mia intenzione mettere in risalto quello che ho fatto io, che poi non è niente di speciale, ma quello che si può fare. Sperando che a chi legge i miei racconti venga l'ispirazione per farsi la propria avventura.
...e magari che non sia così egoista da tenersela tutta per sé. ;-)











Tutte balle. Prendo i soldi dalle Proloco dei posti dove vado :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :angel: :mrgreen: :mrgreen:
rossouno

Immagine

Torna a “Report”