Vinales in Aprilia il prossimo anno?

[pole]

Se vogliamo credere alle favole ok... Ma io ci credo poco poco... I campioni che vanno dove c'è la pappa quasi pronta, per me dimostrano poco il loro valore!... Vuoi dimostrare di essere il migliore, bene monta sull'ultima moto e rendila prima....

Valentino andò in Ducati convinto che la moto fosse così buona da fare vincere il mondiale ad un fermone come Stoner!

[tatanka]

Capirossi perse il mondiale per una stronzata di Gibernau, Rossi è stato ben pagato per andarci pur sbagliando tempi e una esagerata autostima.
Su altre moto dei pilotini pur pagati e pur salendo in motogp non han voluto andarci, a mio modo è molto diverso.
Poi non mi aspetto che si veda le stesse cose ce vedo io, ma almeno oggettivi, c'è gente ancora convinta che è Dall'igna ad aver fatto uno sgarbo ad Aprilia e non essere rimasto, a fare cosa perder 7 anni del suo tempo e della sua professione?
Poi me non interessa quanto una casa spende, son soldi suoi e non lo giudico, ma nascondersi dietro una mancanza di liquidi per giusificare risultati che non arrivano non è meno grave, specie quando ci son case che nello stesso tempo ma molta meno esperienza nel campo vincono.
E non si può negare che da quando è arrivata una certa casa tutti a criticare prima e poi copiare, prima fù la honda con gli scerichi, poi venne il motore 4v a 90°, poi vennero le ali, poi il famosissimo "cucchiaio" e ora c'è una casa che copia pure la saladbox e la forma degli scarichi.
Invece di criticare e poi copiare perchè non si è fatto come yamaha e Suzuki, la prima ha seguito la sua strada, la seconda ha fatto tutto nuovo e con che risultati.
Io non ho mai scritto Aprilia su..a, Nè yamaha, nè Honda e manco Marquez su..a, neanche a gratis.
Che mi scrivete ducati su...a a me frega meno di niente, ma si vede che scrivo sbagliato e non mi faccio capire.
Ne parliamo l'anno prossimo, penso ma non spero con le stesse parole.

[padella]

Oggettivi.
Ma Suzuki che con pochi mezzi vince un mondiale..va piu a demerito di altre case con altrettanti pochi mezzi o piu a demerito di chi in questi anni ha speso montagne di soldi e ha avuto mezzi esagerati non vincendo ugualmente un gazzo?
Domanda.

Cioè mi sembra un argomentazione un po ad effetto boomerang da maneggiare in questo caso.

[tatanka]

Ma il boomerang non c'entra, ma perchè se si parla della vittoria suzuki si deve per forza guardare la ducati, idem per tutte le altre cose, sempre a valutare il fare di altri.
Cosa devo dire che Ducati fà schifo, no, ma non perchè si crede che io sia di parte, semplicemente perche' è l'unica casa italiana che combatte con i colossi giapponesi e li batte a volte.
Se la honda che è la casa che spende di più di tutti, non avesse trovato Mm di cosa staremmo a parlare che l'ultimo mondiale lo vinse nel 2006, o che negli ultimi 2 anni non ha vinto manco una gara a parte la penultima ?
Di seguito la classifica di spese, 8 ducati l'anno prossimo, bene 10 moto italiane , se poi ci riescono o no a vincere non è un problema ma per me un demerito di altre case che con montagne di soldi in più ne mettono 4.
Non stà a noi criticare quanto un'azienda ci crede e ci spende, o valutare il tutto solo su base finanziaria, se fosse così, nessuna gara di nessun tipo si dovrebbe fare.

1. Honda - 70-80 milioni

2. Yamaha - 60 milioni

3. KTM - 50 milioni

4. Ducati 45-50 milioni

5. Suzuki 35-40 milioni

6. Aprilia 15 - 20 milioni

[renny71]

A mio modesto parere per la questione piloti concordo col dire che ormai di fenomeni non ce ne sono piu'. Forse complice l'estrema evoluzione dei mezzi e la difficolta' nel saperli gestire al top. Manca...la finezza. quell'estro e quella capacita' geniale che solo chi nasce fenomeno ha.
Inerentemente alla Case, da Suzukista, io ho gioito per il mondiale.Nonostante non segua piu' le gare e non bazzichi piu' i paddock come anni orsono quando avavo conoscenze altolocate appunto in Suzuki.
Perche' dal rientro il MotoGP, con Vermuelen ...Hopckins e via discorrendo, la casa di Hamamatsu e' stata derisa, sommersa di critiche, spesso vista come una patetica realta'.Faceva tenerezza...o compassione. Ricordo le riprese che le tv facevano sui particolari poveri delle moto, figlie quasi di un artigianato brianzolo se non di adattamenti da garage sottocasa. E quando , con la pioggia, il brutto anatroccolo riusciva a far piazzamenti....il merito del John "testamatta" di turno o della poca virulenza del potenziale bellico venivano equamente divisi. La Casa in primis ed i team mangers in seconda istanza, mai han cercato scuse o si sono scomposti dinanzi anche a critiche di fine acidita'. La mentalita' di Suzuki , e lo dico con cognizione di causa, e' ancora patriarcale. Sia per quel che concerne le gare, che x il settore moto ( sviluppo/produzione e poi ...in parte...vendite). Anche la divisione marine segue la medesima impostazione mentre...nel Gruppo...solo la divisione automotive ha piu' ampio margine di condotta. Il profilo basso e' una caratteristica del marchio: tra le 4 sorelle Honda la piu' completa ed affidabile, Yamaha la piu' votata all'innovazione, kawasaki sinonimo di grinta e prestazioni...Suzuki moto buone a far tutto che non eccellono in nulla. Beh, il loro era un progetto MotoGP a lungo termine. Poi rivelatisi piu' lungo del previsto. Ma con perseveranza, pazienza, a piccoli passi e senza proclami....pian piano han sviluppato un progetto concreto . Una organizzazione solida. Una squadra motivata. Gli unici proclami che ricordo...le uniche volte che " se l'e' tirata", mi riportano ad Edwards in Superbike. Ma anche li, per scelta, nelle reti vendita non si ostentava nulla. Entra oggi in un conce Suzuki: troverai ben pochi richiami al mondiale vinto. Poster...foto...qualche targa. Ma nulla piu'. Ne' adesivi commemorativi sulle moto. Logicamente sulla Gixxer vengon proposte le ( magnifiche ) livree commemorative. Ma il Marchio e' rimasto fedele al suo basso profilo. Che prevede, come INDEROGABILE diktat, investimenti nel settore corse molto limitati. Indi poscia per ottimizzare il progetto GP e' stato necessario un tempo biblico. Piccolissimi passi, tutti ponderati, senza mai sgarrare. Senza rischiare baratri finanziari. Altrimenti la Casa avrebbe disposto immediato ritiro .
Pilota bravo ma non fenomeno...moto ottima ma non eccezionale....il resto della ciurma che si perde per strada...il casino Covid che scombussola tutto...MM fuori dai giochi: va bene tutto ed e' tutto vero. Ci mancherebbe. Pero' che ha pagato credo sia stata proprio la perseveranza , anni di perseveranza, lavoro a testa bassa, zero illusioni. Dubito si replichera' ma altresi' resto convinto che il progetto, ormai maturo, possa dare ancora qualche risultato soddisfacente. La mentalita' Suzuki e' cosi', quando finalmente arriva il grande risultato la soddisfazione e' estrema. Ma non e' mai, mai...preponderante. Non ce' quella fame di dominio che attanaglia Honda e Yamaha, piu' similmente a Kawasaki la vittoria e' importante ma piu' importante e' analizzare i frutti dei riscontri avuti nelle gare per poi estrapolare cio' che puo' esser messo in produzione. Ma lo fanno tutte le case, !! Vero, pero' il modo...la maniera...e' differente.
Quello che a me non piace, di Ducati, e' quell'aurea di esclusivita' ( e quasi superbia) che si sono autocostruiti gia' dai primi successi in SBK. Esplosa poi coi mondiali in GP. La stessa tronfia pienezza di se' che trovi entrando in un concessionario, che ascolti parlando coi venditori.
Il diktat e' diverso . Noi siamo esclusivi...raffinati...i migliori. Ed il cliente deve esser narcotizzato. In questo Ducati e' sempre stata maestra e forse ha appreso da Audi come enfatizzare la cosa.
I soldi spesi a cascata nella GP, i fiumi di danaro tedeschi... mi ricordano tantissimo quelli spesi da un altro colosso tedesco ( Porsche) nel suo trofero e nei vari challenge. L'immagine conta piu' del risultato, che resta importantissimo si, ma non primario.
Credo che Audi per Ducati sia stata la mano santa, in tutti i sensi. Ed altresi' son convinto che Ducati si accomunera' sempre piu' a BMW come immagine. Finita l'era del pompone ruspante, del sapore di piadina , squacquerone e Sangiovese. Ormai si va a Weissbier e stinco...se va bene a wurtel e crauti.
E anche KTM, che ho sempre visto come una specie di Kawa europea , pian piano andra' verso quella direzione.I soldi ci sono, le Joint Venture nel far east stan portando a grandi risultati ed i bilanci di Mattinghofen non son mai stati con cosi' tanti 0.
Io rimpiango i Biaggi, i Bayliss, Gli Stoner ed il Vale di allora.
Ma ancor di piu' i Cadalora, gli Scwantz, i Doohan ...non ne nascono piu' di fenomeni. Tantissimi bravi piloti, figli di un'era che li sta standardizzando ad altissimi livelli ma che fatica a cogliere il Fenomeno.

[padella]

Bellissimo post...complimenti Renato

[renny71]

Ti ringrazio Walter. Io non son mai stato un pilota, un gran manico: tu mi hai visto andare e lo sai bene. Nemmeno sono un Socrate della tecnica e della meccanica. E pecco pure nella manualita’, tanto ho paura di far danni alla moto.Pero’ un pregio ce l’ho: so ascoltare. E cogliere tra le righe. Per poi far le domande senza presunzione e scevro da idealizzazioni, ma solo per capire la reale sostanza che sta alla base delle cose.Nella seconda meta’ degli anni 2000 avevo un grande amico ( poi rivelatisi merd@ umana, ma e’ un’altra storia..) che era meccanico ufficiale Suzuki, seguiva un pilota nel CIV ed era amico fraterno dell’allora meccanico storico di Lorenzo. In piu’ era di casa nel team CAME di Moto3 ( hio a casa ancora tutti i gadget ufficiali del team, bellissime maglietta e cappellino) e per finire tramite Casa madre era in contatto ( e poi in amicizia) con due tecnici ed una PR del team Rizal Suzuki. In quegli anni pass e biglietti gratis fioccavano grazie a sti 3 agganci: io con lui andai solo ai Gp di Italia e S.Marino per tre anni mentre lui ando’ anche in Francia, Inghilterra, Germania e Spagna. Rircodo che vidi coi miei occhi un meccanico forare con un Makita la carena di Vermuelen ed un ragazzo arrivare di corsa, al Mugello, con una borsa della Conad contenente svariati pezzi in carbonio e alluminio ( placche, cose che sembravano alette o paratacchi, ecc) che sembravano fatti da un artiìgiano di bottega talmente eran poco sgrezzati. Ricordo cio’ che ci dissero che si diceva nel team di Iwata “ al di la del muro”: Lorenzo perculava le Suzuki a piu’ non posso. Ed anche il buon Vale, cosi pare, le osservava con la sufficienza del Vate. Parlai due ore con Hopckins che mi racconto’ quante cose gli spiego’ il buon caro Gary McCoy sulla moto che andava a prendersi in carico. E di una cena in Giappone coi patriarchi…i discorsi su onore, dedizione, rispetto. Che ad un ragazzo testa matta californiano figlio di inglesi parvero oltremodo….demode’. Mi raqcconto’ di Laconi e di come non riusciva a capire la moto anni prima . E di come invece lui, guidando come sapeva fare ,….la portava al limite. Di entrambi! Poi nel 2008 ando’ via, mi pare in Kawa, ma nel 2007 si piazzo bene qualche volta e fece delle pole. Il team era come se avesse vinto un mondiale ! Vermuelen ci parlai una volta ed era….chiuso. Molto meno simpatico ma , credo, piu’ impattato dal forte carisma del circus. Tutti sapevano, in Suzuki, che anche quando facevano l’exploit eran cmq “ per demerito di” o per “ grazie a”. Anche se non era vero! Ma il mantra, anche per i tecnici ( che garantisco masticavano amaro…peggio dei piloti! ) era: non prestate attenzione a cio’ che si dice. Impegno, costanza, dedizione e perseveranza. Non tutti sanno che il team Suzuki , una volta trovata la quadra, e’ quello coi tecnici legati da piu’ tempo. Perche’ han capito il mantra. E gli sta bene. Dato che qualche amico ancora ce l’ho ( che lavora in Suzuki Italia ma era dentro nel giro SS o SBK) so di per certo che e’ ancora cosi’. Nessuna euforia per i trionfi, nessuna mestizia per i fallimenti. Ma coerenza, serenita’ ed impegno. La stessa cosa , viene trasbordata sulle vendite moto: mai in un conce Suzuki ti diranno che il V Strom e’ meglio dell’Africa Twin o che la Tenere’ e’ una merd@. Anzi, ti diranno tutti i pregi delle concorrenti senza denigrarle. E argomenteranno i perche’ ti faranno poi eventualmente scegliere una moto di Hamamatsu. In certi mercati europei ( Nord, Francia, Benelux , ecc) questa politica paga. Da noi no. Una volta entravi in Ducati ed i venditori , veri appassionati, ti raccontavan le magagne eventuali . Che pero’ venivan compensate dal gusto di guida, spiegato squisitamente . Ora arrivi…cio’ che dai in permuta e’ cmq merd@…che sia italico, giapponese o tedesco. Le rosse son le migliotri, han sistemato tutto e sono avanti secoli come piattaforma inerziale. Vuoi la Scrambler Icon base ? ( che pare un Koala motorizzato Ducati al posto che Fantic) . La strapaghi. e del tuo usato pigli due lire, perche’ e’ merd@. E anche se la moto vale come una CF cinese o meno, stai zitto ed esci tronfio di aver una basica di Borgo Panigale. Cosa cambia con il modus operanti di BMW?

[pole]

A mio modesto parere per la questione piloti concordo col dire che ormai di fenomeni non ce ne sono piu'. Forse complice l'estrema evoluzione dei mezzi e la difficolta' nel saperli gestire al top. Manca...la finezza. quell'estro e quella capacita' geniale che solo chi nasce fenomeno ha.
Inerentemente alla Case, da Suzukista, io ho gioito per il mondiale.Nonostante non segua piu' le gare e non bazzichi piu' i paddock come anni orsono quando avavo conoscenze altolocate appunto in Suzuki.
Perche' dal rientro il MotoGP, con Vermuelen ...Hopckins e via discorrendo, la casa di Hamamatsu e' stata derisa, sommersa di critiche, spesso vista come una patetica realta'.Faceva tenerezza...o compassione. Ricordo le riprese che le tv facevano sui particolari poveri delle moto, figlie quasi di un artigianato brianzolo se non di adattamenti da garage sottocasa. E quando , con la pioggia, il brutto anatroccolo riusciva a far piazzamenti....il merito del John "testamatta" di turno o della poca virulenza del potenziale bellico venivano equamente divisi. La Casa in primis ed i team mangers in seconda istanza, mai han cercato scuse o si sono scomposti dinanzi anche a critiche di fine acidita'. La mentalita' di Suzuki , e lo dico con cognizione di causa, e' ancora patriarcale. Sia per quel che concerne le gare, che x il settore moto ( sviluppo/produzione e poi ...in parte...vendite). Anche la divisione marine segue la medesima impostazione mentre...nel Gruppo...solo la divisione automotive ha piu' ampio margine di condotta. Il profilo basso e' una caratteristica del marchio: tra le 4 sorelle Honda la piu' completa ed affidabile, Yamaha la piu' votata all'innovazione, kawasaki sinonimo di grinta e prestazioni...Suzuki moto buone a far tutto che non eccellono in nulla. Beh, il loro era un progetto MotoGP a lungo termine. Poi rivelatisi piu' lungo del previsto. Ma con perseveranza, pazienza, a piccoli passi e senza proclami....pian piano han sviluppato un progetto concreto . Una organizzazione solida. Una squadra motivata. Gli unici proclami che ricordo...le uniche volte che " se l'e' tirata", mi riportano ad Edwards in Superbike. Ma anche li, per scelta, nelle reti vendita non si ostentava nulla. Entra oggi in un conce Suzuki: troverai ben pochi richiami al mondiale vinto. Poster...foto...qualche targa. Ma nulla piu'. Ne' adesivi commemorativi sulle moto. Logicamente sulla Gixxer vengon proposte le ( magnifiche ) livree commemorative. Ma il Marchio e' rimasto fedele al suo basso profilo. Che prevede, come INDEROGABILE diktat, investimenti nel settore corse molto limitati. Indi poscia per ottimizzare il progetto GP e' stato necessario un tempo biblico. Piccolissimi passi, tutti ponderati, senza mai sgarrare. Senza rischiare baratri finanziari. Altrimenti la Casa avrebbe disposto immediato ritiro .
Pilota bravo ma non fenomeno...moto ottima ma non eccezionale....il resto della ciurma che si perde per strada...il casino Covid che scombussola tutto...MM fuori dai giochi: va bene tutto ed e' tutto vero. Ci mancherebbe. Pero' che ha pagato credo sia stata proprio la perseveranza , anni di perseveranza, lavoro a testa bassa, zero illusioni. Dubito si replichera' ma altresi' resto convinto che il progetto, ormai maturo, possa dare ancora qualche risultato soddisfacente. La mentalita' Suzuki e' cosi', quando finalmente arriva il grande risultato la soddisfazione e' estrema. Ma non e' mai, mai...preponderante. Non ce' quella fame di dominio che attanaglia Honda e Yamaha, piu' similmente a Kawasaki la vittoria e' importante ma piu' importante e' analizzare i frutti dei riscontri avuti nelle gare per poi estrapolare cio' che puo' esser messo in produzione. Ma lo fanno tutte le case, !! Vero, pero' il modo...la maniera...e' differente.
Quello che a me non piace, di Ducati, e' quell'aurea di esclusivita' ( e quasi superbia) che si sono autocostruiti gia' dai primi successi in SBK. Esplosa poi coi mondiali in GP. La stessa tronfia pienezza di se' che trovi entrando in un concessionario, che ascolti parlando coi venditori.
Il diktat e' diverso . Noi siamo esclusivi...raffinati...i migliori. Ed il cliente deve esser narcotizzato. In questo Ducati e' sempre stata maestra e forse ha appreso da Audi come enfatizzare la cosa.
I soldi spesi a cascata nella GP, i fiumi di danaro tedeschi... mi ricordano tantissimo quelli spesi da un altro colosso tedesco ( Porsche) nel suo trofero e nei vari challenge. L'immagine conta piu' del risultato, che resta importantissimo si, ma non primario.
Credo che Audi per Ducati sia stata la mano santa, in tutti i sensi. Ed altresi' son convinto che Ducati si accomunera' sempre piu' a BMW come immagine. Finita l'era del pompone ruspante, del sapore di piadina , squacquerone e Sangiovese. Ormai si va a Weissbier e stinco...se va bene a wurtel e crauti.
E anche KTM, che ho sempre visto come una specie di Kawa europea , pian piano andra' verso quella direzione.I soldi ci sono, le Joint Venture nel far east stan portando a grandi risultati ed i bilanci di Mattinghofen non son mai stati con cosi' tanti 0.
Io rimpiango i Biaggi, i Bayliss, Gli Stoner ed il Vale di allora.
Ma ancor di piu' i Cadalora, gli Scwantz, i Doohan ...non ne nascono piu' di fenomeni. Tantissimi bravi piloti, figli di un'era che li sta standardizzando ad altissimi livelli ma che fatica a cogliere il Fenomeno.

Questa è poesia!

[renny71]

No amico mio, in un mondo di pilotini fatti con la stampante 3D , questa è poesia:

[padella]

Pura poesia motociclistica...sapori oramai dimenticati

[Matte]

Il cadalora e la cicca "segreta".........

[padella]

Adesso se beccano un pilota che fuma na cicca...lo mandano immediatamente a correre nel team Aprilia in punizione estrema

[padella]

https://mowmag.com/sport/maverick-vinal ... -una-rossa
Il barbetta...compra tutto lui

[Matte]

Adesso se beccano un pilota che fuma na cicca...lo mandano immediatamente a correre nel team Aprilia in punizione estrema

Gommata mitas......

[tatanka]

https://www.gpone.com/it/2021/07/02/mot ... ioglu.html
Un bel scegliere un eterno secondo vecchietto e senza voglia o un eterno secondo incline al mestruo