renny71 ha scritto:A mio modesto parere per la questione piloti concordo col dire che ormai di fenomeni non ce ne sono piu'. Forse complice l'estrema evoluzione dei mezzi e la difficolta' nel saperli gestire al top. Manca...la finezza. quell'estro e quella capacita' geniale che solo chi nasce fenomeno ha.
Inerentemente alla Case, da Suzukista, io ho gioito per il mondiale.Nonostante non segua piu' le gare e non bazzichi piu' i paddock come anni orsono quando avavo conoscenze altolocate appunto in Suzuki.
Perche' dal rientro il MotoGP, con Vermuelen ...Hopckins e via discorrendo, la casa di Hamamatsu e' stata derisa, sommersa di critiche, spesso vista come una patetica realta'.Faceva tenerezza...o compassione. Ricordo le riprese che le tv facevano sui particolari poveri delle moto, figlie quasi di un artigianato brianzolo se non di adattamenti da garage sottocasa. E quando , con la pioggia, il brutto anatroccolo riusciva a far piazzamenti....il merito del John "testamatta" di turno o della poca virulenza del potenziale bellico venivano equamente divisi. La Casa in primis ed i team mangers in seconda istanza, mai han cercato scuse o si sono scomposti dinanzi anche a critiche di fine acidita'. La mentalita' di Suzuki , e lo dico con cognizione di causa, e' ancora patriarcale. Sia per quel che concerne le gare, che x il settore moto ( sviluppo/produzione e poi ...in parte...vendite). Anche la divisione marine segue la medesima impostazione mentre...nel Gruppo...solo la divisione automotive ha piu' ampio margine di condotta. Il profilo basso e' una caratteristica del marchio: tra le 4 sorelle Honda la piu' completa ed affidabile, Yamaha la piu' votata all'innovazione, kawasaki sinonimo di grinta e prestazioni...Suzuki moto buone a far tutto che non eccellono in nulla. Beh, il loro era un progetto MotoGP a lungo termine. Poi rivelatisi piu' lungo del previsto. Ma con perseveranza, pazienza, a piccoli passi e senza proclami....pian piano han sviluppato un progetto concreto . Una organizzazione solida. Una squadra motivata. Gli unici proclami che ricordo...le uniche volte che " se l'e' tirata", mi riportano ad Edwards in Superbike. Ma anche li, per scelta, nelle reti vendita non si ostentava nulla. Entra oggi in un conce Suzuki: troverai ben pochi richiami al mondiale vinto. Poster...foto...qualche targa. Ma nulla piu'. Ne' adesivi commemorativi sulle moto. Logicamente sulla Gixxer vengon proposte le ( magnifiche ) livree commemorative. Ma il Marchio e' rimasto fedele al suo basso profilo. Che prevede, come INDEROGABILE diktat, investimenti nel settore corse molto limitati. Indi poscia per ottimizzare il progetto GP e' stato necessario un tempo biblico. Piccolissimi passi, tutti ponderati, senza mai sgarrare. Senza rischiare baratri finanziari. Altrimenti la Casa avrebbe disposto immediato ritiro .
Pilota bravo ma non fenomeno...moto ottima ma non eccezionale....il resto della ciurma che si perde per strada...il casino Covid che scombussola tutto...MM fuori dai giochi: va bene tutto ed e' tutto vero. Ci mancherebbe. Pero' che ha pagato credo sia stata proprio la perseveranza , anni di perseveranza, lavoro a testa bassa, zero illusioni. Dubito si replichera' ma altresi' resto convinto che il progetto, ormai maturo, possa dare ancora qualche risultato soddisfacente. La mentalita' Suzuki e' cosi', quando finalmente arriva il grande risultato la soddisfazione e' estrema. Ma non e' mai, mai...preponderante. Non ce' quella fame di dominio che attanaglia Honda e Yamaha, piu' similmente a Kawasaki la vittoria e' importante ma piu' importante e' analizzare i frutti dei riscontri avuti nelle gare per poi estrapolare cio' che puo' esser messo in produzione. Ma lo fanno tutte le case, !! Vero, pero' il modo...la maniera...e' differente.
Quello che a me non piace, di Ducati, e' quell'aurea di esclusivita' ( e quasi superbia) che si sono autocostruiti gia' dai primi successi in SBK. Esplosa poi coi mondiali in GP. La stessa tronfia pienezza di se' che trovi entrando in un concessionario, che ascolti parlando coi venditori.
Il diktat e' diverso . Noi siamo esclusivi...raffinati...i migliori. Ed il cliente deve esser narcotizzato. In questo Ducati e' sempre stata maestra e forse ha appreso da Audi come enfatizzare la cosa.
I soldi spesi a cascata nella GP, i fiumi di danaro tedeschi... mi ricordano tantissimo quelli spesi da un altro colosso tedesco ( Porsche) nel suo trofero e nei vari challenge. L'immagine conta piu' del risultato, che resta importantissimo si, ma non primario.
Credo che Audi per Ducati sia stata la mano santa, in tutti i sensi. Ed altresi' son convinto che Ducati si accomunera' sempre piu' a BMW come immagine. Finita l'era del pompone ruspante, del sapore di piadina , squacquerone e Sangiovese. Ormai si va a Weissbier e stinco...se va bene a wurtel e crauti.
E anche KTM, che ho sempre visto come una specie di Kawa europea , pian piano andra' verso quella direzione.I soldi ci sono, le Joint Venture nel far east stan portando a grandi risultati ed i bilanci di Mattinghofen non son mai stati con cosi' tanti 0.
Io rimpiango i Biaggi, i Bayliss, Gli Stoner ed il Vale di allora.
Ma ancor di piu' i Cadalora, gli Scwantz, i Doohan ...non ne nascono piu' di fenomeni. Tantissimi bravi piloti, figli di un'era che li sta standardizzando ad altissimi livelli ma che fatica a cogliere il Fenomeno.
Chapeau!!
renny71 ha scritto:....mai in un conce Suzuki ti diranno che il V Strom e’ meglio dell’Africa Twin o che la Tenere’ e’ una merd@. Anzi, ti diranno tutti i pregi delle concorrenti senza denigrarle. E argomenteranno i perche’ ti faranno poi eventualmente scegliere una moto di Hamamatsu. In certi mercati europei ( Nord, Francia, Benelux , ecc) questa politica paga. Da noi no. Una volta entravi in Ducati ed i venditori , veri appassionati, ti raccontavan le magagne eventuali . Che pero’ venivan compensate dal gusto di guida, spiegato squisitamente . Ora arrivi…cio’ che dai in permuta e’ cmq merd@…che sia italico, giapponese o tedesco. Le rosse son le migliotri, han sistemato tutto e sono avanti secoli come piattaforma inerziale. Vuoi la Scrambler Icon base ? ( che pare un Koala motorizzato Ducati al posto che Fantic) . La strapaghi. e del tuo usato pigli due lire, perche’ e’ merd@. E anche se la moto vale come una CF cinese o meno, stai zitto ed esci tronfio di aver una basica di Borgo Panigale. Cosa cambia con il modus operanti di BMW?
Sulla questione concessionari il problema è davvero molto generalizzato... nel senso che adesso, bene o male, una moto se la possono permettere tutti, non solo gli appassionati anzi, purtroppo, sono molti di più i motociclisti da bar che i veri appassionati e quindi anche le case (ed i venditori) si adeguano...Per loro, per certi versi, questo è un bene ma per me questo impoverisce e non poco il "mondo moto"; pochissimi sono preparati adeguatamente rispetto a quello che vendono, e come hai detto ti guardano dall'alto in basso qualunque mezzo (diverso dal loro) tu abbia e questo secondo me li ha appiattiti tutti verso uno standard di basso livello.
